#poesia

hudsonlacerda@diasporabr.com.br
ximoberna@pod.geraspora.de

Especial Poesia para um mundo finito, no programa radiofónico "Vivirmos nun mundo finito":

https://amesradio.gal/podcast/vivirmos-nun-mundo-finito-13-02-2023/

(Com os versos e mais as vozes de Jorge Riechmann, Iolanda Aldrei, Xoán Abeleira, Elena Krause, La Caiguda, Laura de la Fuente, Rodrigo Osorio & Mónica G. Devesa.) ✍️ Em galego e mais castelám. Aguardamos que vocês gostem!

#MalosTiemposParaLaLirica
#Poesia #Colapso #Decrescimento #Decrecimiento

Via @casdeiro@mastodon.gal

danieleg@diaspora-fr.org

A casa

A casa registriamo l'esistenza di una perniciosa crescita
incontrollata, di mutazioni letali o di malattie autodistruttive nel
corpo del mondo senza disagio o vertigini. La casa
è un luogo di immunità, a condizione che tutti si siano messi
in pantofole e che il sugo contenga l'abituale quantità di farina di mais.
La casa è uno stato in cui l'album di fotografie è una fonte di
di immortalità e l'immagine nello specchio persiste
senza limiti, come una farfalla in un fascio di luce.
La casa è una mutazione semi-letale del mondo,
con enfasi sul prefisso semi-.

- Miroslav Holub -

#poetry #poem #poesia #literature #letteratura #Czech #Holub #house #casa

danieleg@diaspora-fr.org

BRIEF REFLECTION ON CHILDHOOD

In the turquoise-coloured fields of childhood there's
nothing
except childhood.
Nor is there anything in the yellowing sky, nor
on the bare ochre wall, nor behind the bare ochre
wall,
nor on the oriental horizon, nor beyond the horizon,
nor in the little house, nor on the target, nor in the
mirror,
nor behind the mirror.
Except childhood.
Objects are strange and unfamiliar because they were
there
before and will be there after. So far as I remember,
childhood is solitude amidst
a confederacy of things and creatures which
have no name or purpose.
Names and purpose are thought up by us afterwards.
Then we believe
that the wall divides something from something else,
that the house provides shelter from stormy weather
and
that the nightingale spreads happiness by song and
fairy-tales.
That's what we believe. But it probably isn't so.
For the emptiness of houses is boundless, boundless
the fierceness of nightingales, and the path from gate
to gate has no end anywhere.
And seeking we lose, discovering we conceal.
For we are still searching for our childhood.

MIROSLAV HOLUB


BREVE RIFLESSIONE SULL'INFANZIA

Nei campi turchesi dell'infanzia non c'è
niente
se non l'infanzia.
Non c'è niente nemmeno nel cielo ingiallito, né
sul muro nudo e ocra, né dietro il muro nudo e ocra,
né sull'orizzonte orientale, né oltre l'orizzonte,
né nella casa, né sul bersaglio,
né nello specchio,
né dietro lo specchio.
Se non l'infanzia.
Gli oggetti sono estranei e singolari perché
erano già lì prima
e ci saranno anche dopo. Per quanto mi ricordo,
l'infanzia è solitudine in mezzo
a un insieme di cose e creature
senza nome o scopo.
I nomi e gli scopi li pensiamo solo in seguito.
Allora cominciamo a credere
che il muro divida qualcosa da qualcos'altro,
che la casa offra un riparo dalle intemperie
e
che l'usignolo diffonda la felicità con il canto e le
favole.
Questo noi crediamo. Ma probabilmente non è così.
Perché il vuoto delle case è sconfinato, sconfinata
la ferocia degli usignoli, ed il percorso da un cancello
all'altro non si conclude da nessuna parte.
E cercando perdiamo, scoprendo nascondiamo.
Perché stiamo ancora cercando la nostra infanzia.

#Holub #poetry #poem #poesia #literature #letteratura #Czech #childhood

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BRIEF REFLECTION ON KILLING THE CHRISTMAS CARP

You take a kitchen-mallet
and a knife
and hit
the right spot, so it doesn’t jerk, for
jerking means only complications and reduces profit.
And the watchers already narrow their eyes, already admire the

dexterity,
already reach for their purses. And paper is ready
for wrapping it up. And smoke rises from chimneys.
And Christmas peers from windows, creeps along the ground
and splashes in barrels.
Such is the law of happiness.
I am just wondering if the carp is the right creature.
A far better creature surely would be one
which—stretched out—held flat—pinned down—
would turn its blue eye
on the mallet, the knife, the purse, the paper,
the watchers and the chimneys
and Christmas,
And quickly
say something. For instance
These are my happiest days; these are my golden days.
Or
The starry sky above me and the moral law within me,
Or

And yet it moves.
Or at least
Hallelujah!

MIROSLAV HOLUB


BREVE RIFLESSIONE SULL'UCCISIONE DELLA CARPA NATALIZIA

Prendi un mazzuolo da cucina
e un coltello
e colpisci
il punto giusto, in modo che non sussulti, perché
il sussultare porta solo complicazioni e riduce il guadagno.
E gli spettatori sono già lì che stringono gli occhi, ammirano la

destrezza,
e prendono le borsette. E la carta è pronta
per avvolgerla. E il fumo sale dai camini.
E il Natale fa capolino dalle finestre, striscia a terra
e si tuffa nelle botti.
Questa è la legge della felicità.
Mi chiedo solo se la carpa sia la creatura più adatta.
Una creatura di gran lunga migliore sarebbe sicuramente una
che - distesa - tenuta piatta - bloccata,
rivolgerebbe il suo occhio blu
al mazzuolo, al coltello, alla borsetta, alla carta,
agli spettatori e ai camini
e al Natale,
e rapidamente
direbbe qualcosa. Per esempio
Questi sono i miei giorni più lieti, questi sono i miei giorni d'oro.
Oppure
Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me,
o anche

Eppure si muove.
O almeno
Alleluia!

#poetry #poesia #Holub #carp #fish #Christmas #literature #letteratura #Czech

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La foresta

Tra le rocce primarie
dove gli spiriti degli uccelli
rompono i semi di granito
e le statue degli alberi
con le loro braccia nere
minacciano le nuvole,

all'improvviso
ecco un rimbombo,
come se la storia
venisse sradicata,

l'erba si rizza,
i massi tremano,
la superficie della terra si spacca

e lì cresce

un fungo,

immenso come la vita stessa,
pieno di miliardi di cellule

immenso come la vita stessa,
eterno,
acquoso,

che appare in questo mondo per la prima

e ultima volta.

  • Miroslav Holub -

#poetry #poesia #literature #Holub #Italian #English #Czech #translation #mushrooms #forest #rocks

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L'INFINITO

L'infinito sbadiglia e continua a sbadigliare.
Ha forse sonno?
Gli manca Pitagora?
Le vele delle tre navi di Colombo?
Il rumore del mare gli ricorda se stesso?
Si siede mai davanti a un bicchiere di vino
a filosofeggiare?
Sbircia negli specchi la notte?
Ha una valigia piena di ricordi
nascosta da qualche parte?
Gli piace stare sdraiato in un'amaca con il vento
che gli sussurra dolci parole all'orecchio?
Entra nelle chiese vuote e accende una sola
candela sull'altare?
Ci vede come due lucciole
che giocano a nascondino in un cimitero?
Ci trova buoni da mangiare?

Charles Simic

#poetry #English #American #Italian #poesia #translation #traduzione #Simic #infinite

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#GarcíaLorca #literatura #poesia #história

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If we really want Fediverse as alternative, if we belive that people someday will left the mafia-websites and they will join us on these non-hierarchical projects, we MUST to fill up this place with culture. Political information is ok but no one live for political mov. we live for and through the culture, the feelings, and political mov. is just a reaction agaisnt the imposibility to have that. #fediverse #poesia #literature #art #contemporaryart #hack #anarquisme #culture #magik

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[Poema escrito para la instalación Convivencia Enfrentada expuesta en la Facultad de BBAA de San Carlos]

Fríos arañazos duros y estériles,
cortes en un tejido
que enfrentadamente compartimos.

Presentaciones siempre a través de la tristeza,
un pelaje inflamado casi cromático,
descansa contra la tibieza del tacto,
y la impetuosa tensión de su tronco.
(...)

https://sites.google.com/view/portfolioscs/proyectos/convivencia-enfrentada?authuser=0

#poesia #artecontemporaneo #bellasartesbarcelona #bellasartsvalencia #poema #versonalidad #spokenwordbarcelona #spokenwordvalencia

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¿Qué significa el valor simbólico de una obra de arte? Por otra parte, ¿crees que el valor económico de una obra de arte se ajusta a la combinación de sus valores simbólico, histórico y cultural? Justifica tu respuesta sirviéndote de algún ejemplo.

[Questionario realizado para la Asignatura de Escultura de la Facultad de Bellas Artes de San Carlos, Valencia. Segundo semestre del curso 21/22]

El valor simbólico de una obra es la función social que ejerce ésta dentro de una determinada cultura. Una función es una relación variable entre un valor constante y otro dependiente. La sociedad en la que se produce la obra de arte es el valor constante, puede cambiar y es independiente; la obra de arte entonces, es el valor dependiente; el valor de la obra de arte está sujeto a la variable constante, no es autónomo. Puesto que hablamos de una sociedad (no de matemáticas) esta relación de dependencia se basará la subjetividad propia de cada cultura. El valor de la obra de arte, de nuevo, es variable y dependiente.

¿Hay un único valor? No, el valor de la obra de arte a su vez está compuesto por diferentes factores, el simbólico es uno de ellos, el económico, por ejemplo, sería otro bien distinto. Un símbolo es una representación de algo ausente. El valor simbólico de una obra será aquellos lazos que establece la obra con elementos culturales no presentes en ese momento. Por ejemplo, el valor simbólico de una obra surrealista dentro de la sociedad catalana apelará a la historia y los afectos hacia el surrealismo que tienen las/os catalanas/es y que no están recogidos en su totalidad en aquella obra única y concreta sino que son, obviamente, superiores a ésta, son lazos que se encuentran simbólicamente representados. De ahí el caracter simbólico de este valor-factor. Todos los factores se suman para para generar el valor final de la obra de arte, están relacionados entre sí y todos forman parte de la cultura, del valor cultural de la obra de arte.1

Respondiendo a la segunda pregunta. ¿Pueden estar los factores que dan valor a la obra de arte, a la variable dependiente, escindidos entre sí? Dicho de otro modo ¿pueden ser los factores culturales (estos son los afectos, la historia, la economía, la simbología, etc) independientes entre sí y al mismo tiempo dependientes de la sociedad? Pues yo sostengo que no. Si bien son factores diferentes, y por lo tanto pueden tener valores diferentes, está claro que en tanto que todos, y absolutamente todos, están vinculados a la subjetivdad humana de la cultura que sea, ninguno puede ser independiente o estar desajustado, y aquí respondo a la pregunta. Todos los factores que conforman el valor de la obra de arte están ajustados, le pese a quién le pese, a la subjetividad cultural de la que forman parte. En este sentido, sí, el valor económico está ajustado al valor simbólico, histórico y cultural. Voy a intentar retorcer la idea del precio como algo independiente del valor cultural en el análisis de la obra de arte.

El valor económico de una obra de arte lo conocemos por el precio que es la tensión producida entre la oferta y la demanda. ¿Hay algo más artificioso que el precio de los objetos? Siendo el precio la voluntad de algunas/os por obtener un bien (lo que llamamos demanda) el precio es un valor caprichoso, dependiente de los afectos más o menos irracionales tanto de nuestras/os vecinas/os humildes como de aquellas/os adineradas/os que teniendo ya todas las necesidades cubiertas búscan bienes de estatus, bienes que reafirmen su posición social, como el caso del Salvator Mundi atribuido a Leonardo subastado por 450 millones de dólares. ¿Acaso hay algo más cultural que esto? Podemos pensar que el precio está totalmente desvinculado de la función social del arte, pero no lo está, forma parte de esta misma función sin embargo hablamos de estartos sociales (y por lo tanto culturales) diferentes.

¿Quiere esto decir que el valor cultural del arte depende de su valor económico? ¿Las obras de arte que son despreciadas por el mercado no tienen valor cultural ninguno? No, no es una relación bicondicional sino condicional, unidireccional.2 Por supuesto que tienen o pueden tener valor para la sociedad3.

1 Si es que el arte puede tener algún otro valor aparte del cultural. Esto es de lo que trataré de hablar a continuación.

2 Ya se habló anteriormente de la relación de dependencia del factor que da valor a la obra de arte respecto a la cultura en la que se da dicha obra de arte. Es una relación condicional. Para aclarar todo esto: estoy utilizando simplemente el Modus Ponendo Ponens aplicado al arte.

3 No se puede entender aquí la palabra sociedad como la universalidad del mundo, como la sociedad en su conjunto sin distinción de fronteras, países, culturas, y por lo tanto clases sociales. De hecho, todos nuestros discursos acerca del arte son ridículos desde una perspectiva no occidentalizada. Apelo a la comprensión del lector en este punto.


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